Calao
:
Uccello della famiglia
dei Bucerotidi (Bucerotidae).
zoologia :
Il Bucero, che chiameremo da ora in avanti col nome volgare
"
Calao "
, è prevalentemente riconoscibile per la presenza di un becco grosso e di forma
assai strana, sovente dentato, più o meno ricurvo e compresso e in molti casi
sormontato nella parte prossimale da singolari protuberanze o da formazioni
cornee particolari; questo becco è in molti casi molto leggero poiché
internamente la massa del becco stesso è costituita da cellule trabeccolate. In
generale questo uccello ha forma allungata, a motivo del lungo collo e della
lunga coda, quest'ultima costituita generalmente da 10 timoniere. Spesso la zona
intorno all'occhio è in questo uccello priva di piume e le palpebre,
particolarmente le superiori, presentano sovente dei rigidi peli che possono
essere paragonati alle ciglia umane. In alcuni casi anche la pelle della gola è
nuda e a volte vivamente colorata. Assai interessanti sono i costumi di
nidificazione di questo gruppo di uccelli. All'epoca delle cove i
Calao
depongono le loro uova all'interno di cavità degli alberi; dopo di che il
maschio imprigiona la femmina all'interno del nido murandone l'ingresso con un
impasto particolare costituito di fango, di argilla e, sembra, anche con avanzi
di sterco di erbivori e lasciando aperto soltanto un piccolo pertugio attraverso
il quale il maschio provvederà a portare il cibo sia alla femmina, sia, più
tardi, ai piccoli; nel corso di questo periodo il lavoro del maschio è assai
intenso poiché esso, oltre a provvedere al personale nutrimento, deve anche
procacciare sia per la femmina sia per i nuovi nati il cibo che viene
passato ai " prigionieri " tramite il lungo becco che viene infilato
totalmente nel buco che accede al nido.
(Enciclopedia Italiana delle
Scienze, scienze naturali, vertebrati, vol.1°, pag. 316, Istituto geografico De
Agostini S.p.a. 1972, Novara).
Il mito :
Il
"
Calao
"
è, senza dubbio, l'uccello mitico
di quasi la totalità dei popoli dell'Africa centrale, ma ha un posto sicuramente
più importante nella mitologia delle etnie del Sudan occidentale e
particolarmente in quella del popolo Senufo. Infatti, presso questo popolo, il
Calao
viene rappresentato in quasi la totalità delle statue e maschere, in forma più o
meno astratta e simbolica. E' chiaro che, in generale, tutto si basa sulla
fertilità e sulla riproduzione, ma le forme di interpretazione dipendono sia
dall'anatomia dell'uccello che dalle sue abitudini per la nidificazione. Il
lungo becco rappresenta il pene e nella statuaria, con una lunga curva, si
congiunge con il ventre gonfio e, in una forma di ermafroditismo simbolico,
ingravida se stesso. Anche il modo per come il maschio infila il lungo becco nel
buco del nido ricavato dalla cavità di un albero è interpretato come un vero e
proprio atto sessuale e l'assistenza per la femmina ed i piccoli è di esempio
per l'uomo. Alcuni popoli, oltre i Senufo, come ad esempio i Dogon, i Bambara ed
altri Mande, cospargono le statue degli antenati con escrementi di
Calao,
mescolati con terra, che rappresenta la femmina, e con gusci d'uovo triturati di
serpente, che rappresenta il maschio, come rito propiziatorio per la fertilià.
(Marcello Lattari.)
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