PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA
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Maurizio Biordi -
Il Museo degli Sguardi, dopo la realizzazione della mostra
inaugurale del Museo (17 Dicembre 2005) “Affrica Terra Incognita”,
a cura di Luigi Pezzoli (Centro Studi Archeologia Africana, Milano), nel
corso dell'anno seguente ha ospitato la mostra “Gli occhi del pubblico”, a
cura dell'Istituto Beni Culturali della Regione Emilia - Romagna, e
“L'ultimo sogno africano di Arthur Rimbaud”, a cura del Tucano Viaggi e
Ricerca di Torino. Nell'anno corrente, invece, il Museo ha programmato una
rassegna di mostre dal titolo “Antropologia del comportamento estetico”,
di cui la prima mostra, “Viaggio in fondo alla notte. L'arte delle etnie
all'equatore africano”, si rivolge allo “sguardo” del collezionista e più
precisamente alla Collezione di opere africane di Fabrizio Corsi.
Si registra in Italia un interesse crescente per l'arte africana
e questo è il risultato delle grandi mostre organizzate negli ultimi anni
che hanno avuto, prevalentemente, un carattere storico o estetico. Nel
contempo, rare sono state le mostre che hanno studiato l'arte di un popolo
o di una regione, anche per la difficoltà di reperire nelle collezioni
disponibili sufficienti opere per illustrare temi così specifici. Questa
esposizione, invece, analizza una regione specifica dell'Africa Nera, a
cavallo dell'equatore, dal Cameroun alla Rep. Dem. del Congo ed incentrata
sul Gabon. Una zona dalla quale, fino a un decennio di anni fa, pochi
erano gli oggetti pervenuti nelle raccolte pubbliche e private, e che mai
era stata oggetto di una mostra pubblica in Italia così tendenzialmente
finalizzata. Le sculture esposte, offrono una panoramica non solo delle
popolazioni più importanti, quali Fang, Punu e Yombe, ma anche delle etnie
meno note. In questo modo, si evidenzia la peculiarità della zona e la
grande varietà degli stili artistici. Conseguentemente l'analisi del
significato delle opere eseguita da Fabrizio Corsi, analisi indispensabile
per la comprensione delle medesime e le cui forme sono collegate ai
rituali nei quali intervenivano, ha costituito una difficoltà molto
evidente, dal momento che numerose sculture appartengono a tipologie nuove
sulle quali non esistono ancora sufficienti studi approfonditi. Fabrizio
Corsi ha formulato ipotesi basate sulla lettura delle simbologie iscritte
sulle diverse opere, restando comunque aperto ai suggerimenti o alle
correzioni formulate da altri esperti di queste etnie africane. Approccio
nuovo e interessante se verrà recepito con spirito di collaborazione dai
diversi studiosi che visiteranno la mostra e solo in questo caso, come
afferma il Collezionista, l'esposizione avrà raggiunto l'obiettivo di
accrescere le nostre conoscenze sulla cultura di quei popoli.
Pertanto la mostra rappresenta essenzialmente lo sguardo di un
collezionista di opere africane, delle sue ricerche individuali e dei suoi
studi personali per la loro comprensione e la loro presentazione al
pubblico e non vuole offrire un'analisi definitiva, bensì, in qualche
fattispecie, delle ipotesi da confrontare e da verificare. La finalità di
questa mostra rientra negli obiettivi del nostro Museo, infatti, secondo
Marc Augè, Presidente del Comitato Ordinatore del Museo, «...Il Museo
degli Sguardi vorrebbe avvicinare il proprio pubblico alla dimensione
riflessiva della nostra relazione con l'arte degli “altri”».
Il dott. Fabrizio Corsi colleziona
arte africana da oltre trenta anni ed ha sempre dato, prevalentemente, un'
utilizzazione pubblica alle opere delle quali dispone. A tale proposito,
si ricordi la cessione delle opere africane raccolte fra il 1970 e il 1988
al Museo di Scienze Naturali “E. Caffi” di Bergamo (un interessante
'corpus' di 411 sculture). Attualmente la sua collezione è composta da
circa 630 opere. Inoltre ha realizzato una ventina di mostre in diverse
città italiane, tre delle quali all'interno di scuole a cui ha
indirizzato, quale obiettivo principale, la sua opera di diffusone della
conoscenza della cultura africana. Infine da oltre dieci collabora, anche,
alla rivista ”Africa-Mediterraneo”.
Rimini, 10 Marzo - 3 Giugno 2007
Maurizio Biordi
Dirigente Museo degli Sguardi
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