Biografia dell'autore
Tullio Tentori (Napoli, 11 aprile
1920 – Roma, 12 gennaio 2003) è stato un antropologo italiano.
Biografia
Tullio Tentori si laurea nel 1942 alla Sapienza Università di Roma, con
Raffaele Pettazzoni, con una tesi sulla Religione degli Indiani della
California. Il culto di Kuksu diffuso fra le tribù Pomo, Wintu, Maidu,
Waffa. Dal 1946 al 1955 lavora al Museo Nazionale Preistorico
Etnografico "Luigi Pigorini". Nel 1948 vince una borsa di studio alla
Wenner Gren Foundation for Anthropological Studies con un progetto di
ricerca riguardante le differenze materiali e di struttura delle frecce
e degli archi diffusi nei territori indiani.
Con il soggiorno negli Stati Uniti Tentori si inserisce nel dibattito
antropologico internazionale sul rapporto cultura/civiltà. Nel 1950
vince un concorso ministeriale per l'unico posto di etnologo
disponibile, e inizia un progetto di ricerca sulle orme dei lavori di
Ernesto de Martino, riguardante la realtà di Matera ed in particolare
sulle condizioni abitative e le condizioni socio-culturali nei sassi.
Durante tale ricerca inizia una collaborazione con l'antropologo
americano Friz Friedmann, che lo porterà ad impegnarsi per imporre nella
realtà accademica italiana l'approccio della antropologia culturale di
tradizione americana. In Italia, fino ad allora, tale settore di studi
veniva denominato etnologia, seguendo la tradizione di studi francese,
ed aveva un'impostazione teorica ed un'organizzazione disciplinare
abbastanza indipendente dalle scuole dominanti internazionali. Momento
topico di questa battaglia fu il 1° Convegno Italiano di Scienze Sociali
a Milano nel 1958, dove assieme a Liliana Bonacini Seppilli, Romano
Calisi, Guido Cantalamessa Carboni, Tullio Seppilli, Amalia Signorelli,
presentò il documento Appunti per un memorandum sull’antropologia
culturale, dove veniva delineato l'impianto teorico e la collocazione
nel quadro scientifico della disciplina che si proponeva di inserire
negli ordinamenti universitari.
Nel 1962 si tiene il 1° Convegno Nazionale di Antropologia Culturale
all’Università di Milano. Nel 1968 Tentori diviene soprintendente al
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari carica che mantiene per
un ventennio. Nel 1969 gli viene conferita una delle due prime due
cattedre italiane in Antropologia culturale. Lo studioso imposta la
direzione del Museo verso un avvicinamento alle discipline
demo-etnoantropologiche, con attenzione alla ricerca etnografica più che
alla semplice catalogazione di oggetti materiali. Rappresentante
dell'Unesco a Parigi, membro della Commissione Italiana per l'Unesco a
Roma. Autore di molti saggi e direttore di collane presso importanti
case editrici. Ha sostenuto a livello scientifico l'interdisciplinarità,
la lotta al pregiudizio, l'incontro fra culture. Per quasi dieci anni è
stato presidente della Federazione Italiana dei Club e Centri Unesco a
cui ha dato una grande impronta di carattere morale e culturale.
Tra le sue pubblicazioni annoveriamo Il pregiudizio sociale. Tentori
viene nominato Medaglia d’oro per la Cultura dal Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 19 aprile 2002.
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)
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