Descrizione mostra di Firenze -
Palazzo Strozzi
La mostra presenta 50 capolavori di
arte africana provenienti dai più antichi regni dell'Africa, conservati
senza esporli, nei musei Nigeriani.
Nell'esposizione si propone un'Africa "classica", alternativa all'Africa
"primitiva" a cui si fece riferimento nel 900 nell'arte e nella cultura.
Nel 1958 William Fagg, lo scopritore e massimo studioso dei bronzi
dell'antica Ife scriveva mettendo direttamente a confronto l'arte
classica greca con quella africana:
"I dubbi che sorgono di tanto in tanto sull'origine autoctona dello
stile di Ife riposano sull'opinione che un'approssimazione tanto forte
alla misura classica greca non avrebbe potuto nascere nell'Africa
occidentale tranne che come risultato di una concezione dell'arte
sviluppatasi per secoli e attraverso stadi paragonabili a quella greca.
(....) Nei fatti il naturalismo ad Atene sorse per tutt'altre cause che
quello di Ife. In seguito, alla nascita di un razionalismo umanistico e
al contemporaneo declino delle divinità, in seguito cioè all'intellettualizzazione
della religione. Per gli antichi Yoruba, invece, sembra che il maggior
naturalismo possibile sia stato richiesto proprio dalla religione
stessa, ciò che vale ancora oggi".
Le fotografie in mostra sono stampe originali di Herbert List (uno dei
maestri della fotografia del ‘900), custodite dal Fotomuseum di Monaco
di Baviera e dal Herbert List & Max Scheler Estate.
La mostra è curata dal Dottor Omotoso Eluyemi, direttore generale della
Commissione per i Musei e le Antichità della Nigeria, dalla Dottoressa
Violata Ekpo, direttrice dei Musei Nazionali della Nigeria e dallo
storico italiano di arte Africana, il Professor Ezio Bassani, già
curatore con Carlo Ludovico Ragghianti della mostra ospitata nel 1984 a
Palazzo Strozzi.
La mostra è promossa dal Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura, da
Firenze Mostre e dalla Regione Toscana. Realizzata e prodotta da
ArtificioSkira
|